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Come la cultura cerca di superare il limite posto dal Covid-19

  • Immagine del redattore: Maddalena Scarpa
    Maddalena Scarpa
  • 7 mag 2020
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 5 lug 2021

Tutto il mondo ha potuto rendersi conto che, a causa del nuovo virus Covid-2019, l'economia sta subendo conseguenze senza precedenti. Ci troviamo di fronte alla prima crisi realmente globale. In pochi mesi, moltissimi lavoratori si sono trovati in sospeso o addirittura senza più un'occupazione, fattori che hanno stravolto decisamente le loro vite.

Rapporto del Centro Studi di Confindustria (previsioni per l’economia italiana nel 2020 e 2021)

Anche le imprese culturali hanno subito (e continuano a subire) i danni causati dal Covid-19; anzi, sono tra le imprese che più faranno fatica a rialzarsi. Perché?


Il lavoro via web, senza dubbio, ha fatto scintille negli ultimi mesi (più di quanto non lo stesse già facendo): basti pensare come i corrieri siano una delle poche categorie di lavoratori a non essersi mai fermate. Se già prima del virus, Amazon e i negozi online avevano un'ottima percentuale di acquirenti, ora che la maggior parte delle persone si trova a passare il suo tempo in casa, e al computer, hanno avuto la meglio.


Molte imprese si sono quindi adattate all'unica via esistente per trarre il maggior vantaggio economico, per quanto possibile. I negozi di abbigliamento, per esempio, hanno migliorato il loro sito web per invogliare maggiormente il cliente all'acquisto e i negozi di alimentari hanno introdotto consegne a domicilio con prenotazione (tramite telefono o sito internet); ma le imprese culturali come musei, gallerie, teatri, siti UNESCO ecc., come fanno a vendere il loro prodotto/servizio online?


Le nostre città sembrano "migliori" perché meno inquinate, ma sono nude e senza vita; ciò le rende strane, quasi inquietanti ai nostri occhi. E la cosa peggiore è che se già i loro abitanti hanno problemi a frequentarle senza restrizioni, figurarsi i turisti se ci mettono piede! E come tutti sappiamo, il turismo rappresenta un'entrata decisamente notevole, specialmente in un paese così ricco di cultura come l'Italia.


Anche il Direttore Generale di Palazzo Strozzi (Firenze) Arturo Galansino, in un'intervista nel canale YouTube di Marco Montemagno, specifica come il sistema culturale delle imprese italiane sia ancora un po' indietro nell'ambito dell'offerta online. In un ambiente dove l'esperienza estetica è il fondamento, non è così semplice cercare di offrire lo stesso prodotto non dal vivo, anzi è praticamente impossibile. Di conseguenza è necessario adattarsi come si riesce, attraverso iniziative in modalità virtuale che possano comunque mantenere il contatto con il fruitore già esistente del prodotto culturale e che raggiungano, allo stesso tempo, un potenziale "nuovo pubblico". Anche l'artista dovrà imparare a vendere le sue opere online, ma non si tratta di un'azione così semplice ed immediata; al momento, però, è l'unica soluzione possibile.


Vediamo perciò alcune iniziative che il settore-cultura ha introdotto per far fronte alla pandemia, con lo scopo di raggiungere un pubblico più variegato possibile. La maggior parte di queste, in quanto gratuite, non riusciranno ad ottenere entrate economiche, ma per il momento è necessario accontentarsi e fare ciò che si può.


Visite al museo da casa


Come abbiamo visto poco fa, le imprese culturali come musei, gallerie, teatri ecc. cercano di non "spegnersi" completamente in questa seppur difficile situazione e si affidano a tutte le strategie possibili per farsi conoscere, e far conoscere sopratutto il loro prodotto. Musei come il Metropolitan Museum of Art a New York, il British Museum a Londra, il Louvre in Francia, il Museo Nazionale del Prado a Madrid, il Van Gogh Museum ad Amsterdam, i Musei Vaticani a Roma, le Gallerie degli Uffizi a Firenze, il Museo egizio a Torino e tanti altri, hanno aderito all'iniziativa di esporre i loro tesori al mondo intero gratuitamente, direttamente con un click. Esaminiamo un paio di queste piattaforme.


Il sito del Musée du Louvre ha inserito direttamente nell'Home Page una schermata scorrevole, dalla quale si può accedere alla pagina chiamata Visites virtuelles, dov'è possibile iniziare una visita guidata scegliendo la sezione del museo che si preferisce ammirare. Successivamente quindi, si aprirà una nuova cartella nella quale sarà come osservare in prima persona gli spazi dell'esposizione con le relative opere: si può procedere in avanti, girarsi indietro, guardare a destra e a sinistra, leggere informazioni relative all'opera nella lingua che si preferisce e addirittura cambiare sala a proprio piacimento. Non sarà come vedere un dipinto dal vivo ma sicuramente ci si può fare un'idea di com'è strutturato il museo per andarlo a visitare quando sarà possibile. Il museo coglie inoltre l'occasione di dare la possibilità al protagonista del tour online di condividere il link per permettere di vivere l'esperienza anche ad eventuali amici interessati, facendosi conoscere e pubblicizzando il proprio prodotto.


Per quanto riguarda l'industria culturale italiana, si può prendere come esempio il sito web delle Gallerie degli Uffizi. La prima cosa che appare a chiunque entri nella piattaforma è proprio la possibilità di fare un tour virtuale in 3D nelle nuove sale delle gallerie dedicate alla pittura del Cinquecento. Anche in questo caso lo schermo assumerà il ruolo che i nostri occhi hanno durante una normale visita al museo, immergendoci (per quanto possibile) negli ambienti ricchi di tesori da scoprire.


Il sito web in questo periodo è il più importante mezzo per entrare a contatto con le realtà culturali, ma anche in altre situazioni non d'emergenza ormai rappresenta uno dei primi step per chiunque voglia andare a osservarle dal vivo (ad esempio per ordinare i biglietti, chiedere informazioni, farsi un'idea del luogo). E' molto importante dunque che risulti chiaro alla lettura, che abbia una grafica piacevole e sia semplice da utilizzare, in modo da permettere anche ai meno esperti di tecnologia di potervi accedere con facilità. Inoltre, anche la possibile scelta della lingua è un requisito fondamentale che deve avere una piattaforma online, altrimenti tantissime persone potrebbero rinunciare alla visita non capendo ciò che sta scritto.


Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT)


Anche il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha istituito delle iniziative a cui partecipare da casa. Una di queste è il Gran Virtual Tour (a cui si può accedere dal sito MiBACT), un viaggio digitale in collaborazione con Google Arts and Culture lungo tutta la penisola italiana: da qui è possibile vedere teatri, parchi, ville, archivi, biblioteche, musei e tanto altro che è parte del patrimonio culturale nazionale. Si può inoltre partecipare a concorsi online e salvare le immagini relative alle opere per poi riguardarle nel proprio profilo Google quando si vuole.


Il sito del Ministero in questo periodo ha creato un'ulteriore pagina denominata La cultura non si ferma, nella quale raccoglie in sei sezioni - Musei, Libri, Cinema, Musica, Educazione e Teatro - le diverse iniziative virtuali organizzate dai luoghi della cultura statale, che comprendono il mondo dello Spettacolo, della Musica e dell’Audiovisivo. Anche qui si può partecipare a visite virtuali guidate (a volte dedicate anche solo a determinate fasce di popolazione come "Scolacium al femminile"), si possono trovare modelli 3D di alcune opere, si possono leggere omaggi a poeti e artisti famosi, e tanto altro.


Per promuovere in maniera originale il patrimonio culturale, il MiBACT ha riproposto la storica campagna L'Arte ti somiglia, rinnovata in modalità digitale. In collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e grazie alla regia di Paolo Santamaria, è stato realizzato uno spot-video che invita i cittadini a riconoscersi in un'opera d'arte: a questi viene proposto di scattarsi una foto dove imitano una posa, si vestono nello stesso modo o con gli stessi colori, o utilizzano oggetti presenti nella loro casa, per cercare di somigliare il più possibile all'opera scelta. Si possono selezionare opere di qualsiasi genere: antiche e non, dipinti, sculture ecc.; l'importante è che siano conservate nei musei, archivi e biblioteche italiane. Nello spot è possibile notare come la somiglianza in certi casi risulta davvero evidente, e ciò fa comprendere che l'arte è più vicina a noi di quanto possa sembrare!

Come partecipare? Basterà scattare la foto con uno smartphone o una macchina fotografica e postarla in un profilo social (es. Instagram) con l'hashtag #lartetisomiglia. Naturalmente, è possibile utilizzare l'hashtag per condividere qualsiasi foto dei luoghi della cultura italiani (anche che non sia un'imitazione): ognuna di queste azioni è utile per far conoscere ed apprezzare il patrimonio nazionale a più cittadini possibili.

“L'Arte ti somiglia, È parte di te, È il tuo patrimonio”

Si può utilizzare anche l'hashtag #artyouready, specialmente la domenica, per partecipare al flash mob digitale che invita tutti i cittadini a condividere foto del patrimonio culturale italiano, privilegiando però quelle prive di persone, in quanto rappresentano oggi più che mai la realtà che il mondo culturale sta vivendo. Chiunque in tutto il mondo può cogliere così l'occasione di osservare il tesoro artistico italiano nella sua essenza, bellezza e unicità.


I festival


Un'altra sezione della cultura colpita dal Coronavirus è senz'altro quella dei festival. Molti di questi sono stati annullati o rinviati, anche se non è così semplice sapere quando esattamente si potrà tornare alla "normalità". Altri, invece, hanno deciso di svolgere comunque la loro attività via web, come la Milano Digital Week: dal 25 al 30 Maggio 2020 saranno organizzati 6 giorni di incontri e confronti completamente gratuiti, per riflessioni e interazioni sui segmenti che innervano i grandi temi del presente (Lavoro, Salute, Ambiente, Cultura, Economia, Social Media, fino alla produzione del Sapere).


Teatro "La Fenice" di Venezia


Anche il Teatro la Fenice di Venezia ha aderito all'iniziativa promossa dal Ministro Dario Franceschini #iorestoacasa, il quale incoraggia l'utilizzo dei canali social e web per portare la cultura nelle case, offrendo al pubblico un buon motivo per non uscire dalla propria abitazione e contrastare di fatto la diffusione del Covid-19. Nel canale YouTube del teatro è possibile trovare tutta la programmazione: concerti, pianisti, attori e tanti altri artisti per un "assaggio" del prodotto e un intrattenimento gratuito da casa.


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